I progetti di scientia Atque usus
I contenuti del progetto scientia Atque usus si prefiggono l’obiettivo di avviare una ridefinizione della relazione tra la ricerca (scientia) e le sue possibili applicazioni e utilizzi nel quotidiano (usus).
Per questo motivo il gruppo di ricerca dedica ad ogni progetto una specifica Officina di usus, ovvero l’ambiente di collaborazione e di lavoro online ad accesso riservato, che raccoglie e sviluppa il knowledge di progetto, e le relative Officine di scientia in cui i contenuti della ricerca sono pubblicati così da generare relazioni nuove con portatori di interesse.
I progetti attivi
Surveillance on childhood and adolescent cancer: from data of Tuscany cancer registry and regional pediatric oncological center to primary prevention of suspected environmental risk factors
Un progetto per costruire campagne di comunicazione in grado di persuadere i cittadini ad adottare comportamenti funzionali alla prevenzione e cura dei tumori rari infantili
Il progetto SUCHADOCAN,risultato vincitore del Bando Ricerca Salute 2018 della Regione Toscana, ha come obiettivo quello di creare campagne di sensibilizzazione per ridurre i rischi di insorgenza dei tumori in territori a rischio.
Il gruppo di progetto lavorerà su un monitoraggio dei tumori pediatrici in Toscana attraverso l’utilizzo di specifici database al fine di raccogliere informazioni relative alla loro incidenza anche con riferimento alla presenza di possibili fattori di rischio ambientali, sospettati di avere una correlazione con l’insorgenza di tali patologie in bambini ed adolescenti.
Il gruppo di lavoro, attraverso questo progetto, realizzerà le presenti attività: una mappatura degli attori che a livello regionale si occupano di promuovere una corretta informazione medico-scientifica e dei principali stakeholder (pubblici e privati) che sono attivi nella prevenzione, una fase di ascolto dei bisogni informativi e di servizi della cittadinanza che porterà allo sviluppo di strumenti di comunicazione realmente efficaci, partendo dalla pianificazione di attività di community building sul territorio regionale, ponendo al centro contenuti autorevoli, costruiti attraverso il costante confronto con esperti, ricercatori, scienziati.
Sarà inoltre previsto, nell’ambito della ricerca, uno studio su come si comunicano i dati epidemiologici per impostare campagne di comunicazione e informazione che favoriscano l’adozione di comportamenti corretti, stili di vita sani che rispettino la propria salute e quella della comunità.
Master in Comunicazione Medico-Scientifica e dei Servizi Sanitari
Un Master object oriented che pone al centro i bisogni di conoscenza dei progetti che animano e orientano il percorso formativo e consulenziale
Il Master di primo livello, realizzato all’interno dell’Università di Firenze e arrivato alla seconda edizione, nasce dalla collaborazione con l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi e con numerosi partner tra cui organizzazioni, istituzioni e associazioni impegnate da anni nel campo medico-scientifico e sanitario sia a livello regionale che a livello nazionale.
Il Master, grazie ad percorso formativo di natura consulenziale, ha come obiettivo la realizzazione di progetti concreti che sono sviluppati dai corsisti stessi (sia coloro che già lavorano all’interno di un’organizzazione partner, sia chi non lavora ma prende parte ad una collaborazione già in essere), con il supporto di una comunità di esperti e portatori d’interesse in continua espansione: medici, ricercatori ma anche professionisti della comunicazione, policy maker e rappresentanti della società civile e dell’associazionismo.
Il sito istituzionale del Master è: www.cfgc.unifi.it/mastercomunicazionesalute
Centro di Ascolto Oncologico come motore di costante innovazione per il Sistema Sanitario Regionale
Un progetto che intercetta le difficoltà dei cittadini di accedere ai servizi sanitari relativi ai percorsi di prevenzione, cura e diagnosi per innovare il Sistema Sanitario Regionale
L’obiettivo del progetto è quello di analizzare se e come i dati, le informazioni, le conoscenze che emergono dall’attività di ISPRO – l’Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica della Regione Toscana, che gestisce il Centro di Ascolto Oncologico – possano concorrere a innovare la comunicazione tra la cittadinanza e il Sistema Sanitario Regionale.
Il progetto considera il punto di vista di chi opera e di chi fruisce del servizio come un punto di partenza essenziale per costruire una comunità di progetto in cui la Salute non abbia soltanto valenza medico-sanitaria (pur restando l’obiettivo principale) ma riguardi anche la sua dimensione culturale, sociale, economica e politica. Una prospettiva questa che riconosce un bacino di risorse immenso nelle complesse dinamiche che caratterizzano la vasta rete oncologica coordinata da ISPRO, in tutte le attività di prevenzione, diagnosi, cura e ricerca svolte nelle aziende sanitarie, negli altri enti del servizio sanitario toscano e nel frammentato contesto del terzo settore.
Gruppo Operativo IOCONCIV
Introduzione e ottimizzazione di tecniche e sistemi per il controllo non chimico della flora infestante
Un progetto per creare una comunità d’interesse intorno alla sperimentazione di tecniche agronomiche innovative e sostenibili e ridurre l’uso dei fitofarmaci nel settore vitivinicolo
GO IOCONCIV è un gruppo operativo finanziato dalla misura 16.2 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana.
Il progetto prevede la realizzazione di sistemi di gestione del terreno e delle infestanti nei vigneti meno dipendenti da risorse non rinnovabili, meno costosi, in grado di preservare il terreno dai fenomeni erosivi e di migliorare nel tempo la sua fertilità, in direzione di una viticoltura sempre più sostenibile.
Il gruppo di lavoro affianca il capofila in tutte le attività di comunicazione organizzativa, di community building e di comunicazione esterna del progetto, grazie all’ideazione e all’implementazione di una strategia di comunicazione e di strumenti ad hoc per garantire la collaborazione tra partner scientifici e partner agricoli e industriali, così da raggiungere gli obiettivi di progetto valorizzando il ruolo, le conoscenze e le competenze di ciascun membro del partenariato, indipendentemente dal fatto che provenga dal mondo della scientia o dell’usus.
Il sito web del progetto è: www.ioconciv.it
Pastures vulnerability and adaptation strategies to climate change impacts in the Alps
Un progetto per promuovere strategie di adattamento ai cambiamenti climatici che prendano in considerazione i bisogni e il patrimonio di conoscenza di cui sono portatori i destinatari finali
Il progetto si inserisce in un filone di ricerca volto a promuovere, tramite l’attivazione di strategie di comunicazione incentrate sul community building, comportamenti sostenibili a livello individuale e collettivo.
PASTORALP è un progetto LIFE (finanziato dall’Unione Europea) coordinato dal professor Marco Bindi del DAGRI dall’Università degli Studi di Firenze, che coinvolge partner italiani e francesi provenienti dalle istituzioni, dal mondo della ricerca e dalla gestione dei parchi naturali.
PASTORALP si pone l’obiettivo di ridurre la vulnerabilità agli impatti dei cambiamenti climatici e dei disturbi antropici dei pascoli alpini – identificati come hotspot climatici – offrendo strumenti alle comunità locali per rafforzare la loro capacità di adattamento.
Il progetto sviluppa strategie di intervento a partire da due parchi nazionali rappresentativi degli ambienti alpini occidentali, il Parc National des Ecrins (Francia) e il Parco Nazionale del Gran Paradiso (Italia), con l’obiettivo di fornire strumenti a supporto dei processi decisionali e di attivare dinamiche di awareness raising e capacity building nelle – e con le – comunità coinvolte.
Il sito web del progetto è: www.pastoralp.eu
- Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari Ambientali e Forestali (UniFi)
- Agenzia Regionale Protezione Ambiente Valle d’Aosta (ARPA VDA)
- National Center for Scientific Research (CNRS)
- Institut national de la recherche agronomique (INRAE)
- Institut Agricole Régional (IAR)
- Parc National des Ecrins (PNE)
- Ente Parco Nazionale Gran Paradiso (PNGP)
Gruppo Operativo TINIA
Agricoltura di precisione per le PMI cerealicole
Un progetto per creare una comunità d’interesse per promuovere e sperimentare l’adozione di pratiche di Agricoltura di Precisione nelle aziende agricole di piccole e medie dimensioni.
GO TINIA è un gruppo operativo finanziato dalla misura 16.2 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana.
In risposta al crescente interesse mostrato dalle Piccole e medie aziende cerealicole, il progetto TINIA ha avviato un percorso di analisi e di confronto sui molteplici aspetti dell’Agricoltura di Precisione (AP), per individuare modalità e soluzioni compatibili con le caratteristiche e le esigenze delle aziende agricole toscane.
Recenti studi hanno dimostrato che se i vantaggi dell’AP in termini di rendimento finanziario crescono all’aumentare del livello di precisione adottato dall’azienda e che essi sono già evidenti con piccoli accorgimenti. Già il “primo livello” di precisione, cioè la semplice guida automatica che permette di andare diritti con il trattore evitando le sovrapposizione di concimi, sementi e agrofarmaci, oltre ai risparmi, può portare anche a un aumento delle rese che diventa, invece, garantito nel momento in cui si applicano il “secondo livello” (guida automatica, mappe di raccolta e dosi variabili) e il “terzo livello” di precisione: guida automatica, mappe del suolo, mappe di raccolta, mappe di prescrizione con le dosi variabili, monitoraggio del vigore vegetativo per la fertilizzazione mirata, sensori di umidità del suolo per pilotare l’irrigazione, uso di dati meteo per determinare interventi fitoiatrici, uso dei droni, ecc.
Il gruppo di lavoro affianca il capofila in tutte le attività di comunicazione organizzativa, di community building e di comunicazione esterna del progetto, grazie all’ideazione e all’implementazione di una strategia di comunicazione e di strumenti ad hoc per garantire la collaborazione tra partner scientifici e partner agricoli e industriali, così da raggiungere gli obiettivi di progetto valorizzando il ruolo, le conoscenze e le competenze di ciascun membro del partenariato, indipendentemente dal fatto che provenga dal mondo della scientia o dell’usus.
Il sito web del progetto è: www.gotinia.it
- Bonifiche Ferraresi
- Centro Assistenza Imprese Coldiretti Toscana (C.A.I.C.T.)
- Impresa Verde Arezzo
- Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari Ambientali e Forestali (UniFi)
- Azienda Agricola Bemoccoli
Il bosco gentile
Una strategia di comunicazione che promuova interventi diffusi per il recupero e la valorizzazione delle ulivete e la promozione di uno stile di vita sano e inclusivo
Un progetto per promuovere un nuovo modo di intendere e di praticare il ruolo economico e sociale delle ulivete, prevenendone l’abbandono e trasformandole in ambienti formativi e di socialità
Il nome bosco gentile evidenzia la volontà di promuovere un nuovo modo di intendere e di praticare il ruolo economico e sociale delle ulivete, boschi gentili con l’uomo perché in grado di fornirgli un alimento fondamentale per la nostra Dieta Mediterranea, ma anche occasioni di lavoro, di formazione, di socialità.
Investire sul settore olivicolo oleario non significa soltanto sostenere dal punto di vista economico un settore determinante nelle politiche di sviluppo rurale di molti dei nostri territori e indispensabile per la salvaguardia di abitudini alimentari sane ed equilibrate, ma anche promuovere quello che potremmo a tutti gli effetti considerare come un bene comune in grado di generare capitale sociale, le cui ricadute in termini sociali e relazionali sono molteplici: percorsi di inclusione sociale, attivazione di pratiche di socializzazione inter- e intra-generazionali, tutela e valorizzazione di un immenso patrimonio storico, folkloristico e identitario.
Basandosi su un approccio sistemico alla gestione delle ulivete, il progetto intende valorizzarne il fondamentale ruolo paesaggistico, sociale e formativo, oltre che – naturalmente – economico. Questo molteplice obiettivo sarà raggiunto tramite l’ideazione e l’implementazione di una strategia di comunicazione generativa improntata al community building, ossia al coinvolgimento di un ampio numero di soggetti e di competenze nella realizzazione di attività trasversali e inter-settoriali caratterizzate dalla convergenza di interessi e dalla definizione di obiettivi comuni.
Gruppo Operativo CARD
Una coltura a basso impatto ambientale per la riqualificazione delle aree marginali agricole in un’ottica di bioeconomia
Un progetto per creare una comunità d’interesse finalizzata a promuovere la diffusione di colture e filiere sostenibili dal punto di vista economico e, allo stesso tempo, a basso impatto ambientale
GO CARD è un gruppo operativo finanziato dalla misura 16.2 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana. Il progetto si prefigge l’obiettivo di individuare colture e filiere che costituiscano un’alternativa valida e concreta per il recupero dei terreni marginali: l’idea è quella di supportare la diversificazione delle produzioni con colture a basso impatto (a partire dal cardo), l’economia circolare e l’integrazione del reddito aziendale.
Il cardo è una coltura rustica e resistente, ed è possibile sfruttarne prodotti e sottoprodotti: olio dai semi, farine/panelli proteici di estrazione per uso zootecnico, biomasse utilizzabili nella produzione di energia, lettiera e pacciamatura, estrazione di molecole ad uso farmaceutico o agroalimentare.
Il progetto mira, quindi, a testare l’introduzione del cardo nei terreni marginali di aziende agricole localizzate in due diversi areali della Toscana (Mugello e Area geotermica) e verificare la possibile diffusione della coltura in altri territori che dimostrano una vocazione simile.
Il CfGC affianca il capofila in tutte le attività di comunicazione organizzativa, di community building e di comunicazione esterna del progetto, grazie all’ideazione e all’implementazione di una strategia di comunicazione e di strumenti ad hoc per garantire la collaborazione tra partner scientifici e partner agricoli e industriali, così da raggiungere gli obiettivi di progetto valorizzando il ruolo, le conoscenze e le competenze di ciascun membro del partenariato, indipendentemente dal fatto che provenga dal mondo della scientia o dell’usus.
Il sito web del progetto è: www.go-card.eu
- Impresa Verde Toscana
- Centro Assistenza Imprese Coldiretti Toscana (C.A.I.C.T.)
- Novamont
- Istituto di Scienze della Vita – Scuola Superiore Sant’Anna
- Consorzio RE-CORD
- Istituto Zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana
- Società Agricola Bacciotti
- Azienda Agricola La Commenda
- Società Agricola Lippi e Nocentini
- Azienda Agricola Il Poggiolo
- Azienda Agricola Le Cornate
- Azienda Agricola Lela Stefano
Gruppo Operativo Olimpolli Montagnani
Aumento della produttività olivicola attraverso l’impollinazione assistita
Un progetto per creare una comunità d’interesse intorno ad una innovativa sperimentazione volta a promuovere l’adozione delle nuove tecnologie – tra cui i droni – nel settore olivicolo
Olimpolli Montagnani è un Gruppo Operativo finanziato dalla misura 16.2 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana.
Il progetto ha come obiettivo la sperimentazione dell’impollinazione assistita in olivicoltura, anche attraverso l’utilizzo dei droni. Nello specifico, l’innovazione principale che il progetto sta applicando, per poi renderla disponibile a tutte le aziende del settore, consiste nella distribuzione del polline sulle piante da effettuare mediante drone – o soffiatore – nel momento di migliore ricettività per lo stigma.
Il gruppo di lavoro affianca il capofila in tutte le attività di comunicazione organizzativa, di community building e di comunicazione esterna del progetto, grazie all’ideazione e all’implementazione di una strategia di comunicazione e di strumenti ad hoc per garantire la collaborazione tra partner scientifici e partner agricoli e industriali.
Il sito web del progetto è: www.olimpolli.eu
- Centro Assistenza Imprese Coldiretti Toscana (C.A.I.C.T.)
- Istituto per la BioEconomia del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR- IBE)
- Dipartimento di Scienze della Vita (Unisi)
- Aermatica3d
- Biotac
- Impresa Verde Siena
- Impresa Verde Grosseto
- Tenuta Montagnani
- Mascagni Organic Farm
- Olearia Santella
- Podere Crispino
Migrant children's participation and identity construction in education and healthcare
Progetto di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN)
Un progetto per promuovere una costante partecipazione dei cittadini – italiani e non – nella progettazione di servizi sanitari e scolastici, nella loro gestione e nel loro sviluppo
Il CfGC è parte del gruppo di lavoro coordinato dal professor Claudio Baraldi, Professore Ordinario del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, che ha vinto il bando PRIN 2017.
Il progetto mira ad indagare – insieme ai partner: Università di Modena e Reggio Emilia, (UniMORE), Università di Torino (UniTO) e Università del Piemonte Orientale (UniUPO) – i processi di costruzione dell’identità e le possibilità di partecipazione attiva dei bambini migranti nei contesti scolastici e nei sistemi sanitari e a promuovere l’implementazione di un sistema di facilitazione per favorire la loro partecipazione attiva.
L’obiettivo è quello di rispondere a uno dei principali bisogni percepiti a livello di usus: quello di avvicinare il Servizio Sanitario alle comunità presenti sul territorio, con un focus sui bambini e sui ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo livello, promuovendo una costante partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini negli stessi servizi, nella loro gestione e nel loro sviluppo e, quindi, favorendone la conoscenza e un utilizzo sempre più consapevole.
La comunicazione generativa nel Servizio Sanitario Regionale
Un progetto per rilevare i bisogni di comunicazione dei membri dei Comitati di partecipazione di 5 Società della Salute per avviare un percorso di formazione specifico sulla comunicazione con i cittadini
Il progetto intende analizzare in che modo i comitati di partecipazione dialogano con le istituzioni e con i cittadini, con l’obiettivo di individuare quali modalità e quali strumenti possono essere implementati per rafforzare la comunicazione tra i servizi sanitari, i comitati stessi e i territori.
Nel dettaglio, il progetto di ricerca e intervento basato sul paradigma della Comunicazione Generativa mira a rilevare i bisogni di comunicazione dei membri dei Comitati di partecipazione delle 5 Società della Salute individuate (Lunigiana, Valdera-Alta Val di Cecina, Fiorentina Nord-Ovest, Valdichiana aretina, Amiata Val D’Orcia Valdichiana Senese) e il percepito in relazione alle principali criticità sperimentate nel dialogo e nel coinvolgimento dei cittadini.
L’obiettivo del progetto è l’avvio di un percorso di formazione e di training specifico sulla comunicazione che rafforzi e, ove necessario, modifichi e ricostruisca i flussi di comunicazione tra le associazioni che costituiscono i comitati di partecipazione e cittadini in modo da orientarli a generare una conoscenza condivisa.
Gruppo Operativo Autofitoviv
Buone pratiche per l’autocontrollo e la gestione fitosanitaria sostenibile nel vivaismo ornamentale
Un progetto per individuare le criticità riscontrate nell’ambito del trasferimento tecnologico tra ricercatori e imprenditori e proporre un modello di comunicazione formativa applicabile all’interno delle iniziative riservate ai diversi professionisti dell’agricoltura
Il Gruppo Operativo (GO) AUTOFITOVIV è un progetto finanziato dalla misura 16.2 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana.
Il progetto affronta la problematica dell’introduzione inconsapevole di organismi alloctoni di patogeni e parassiti animali all’interno dei vivai.
L’obiettivo del GO è quello di incentivare le aziende vivaistiche ad adottare criteri autonomi di controllo atti ad evitare l’introduzione di organismi da quarantena.
Attraverso la divulgazione dell’innovazione proposta dal GO ad altre imprese esterne al partenariato realizzata con azioni informative e formative progettate e sviluppate ad hoc, il gruppo di lavoro si occupa degli aspetti relativi all’ascolto dei bisogni degli interlocutori coinvolti e della mediazione dei loro inevitabilmente diversi interessi.
Il sito web del progetto è: https://www.autofitoviv.eu/
- Associazione Vivaisti Italiani (AVI)
- Vannucci Piante
- Società Agricola Innocenti e Mangoni
- Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, Centro di Ricerca Difesa e Certificazione (CREA-DC)
- Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (CNR-IPSP)
- Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (Unifi)
- Dipartimento in Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali (Unipi)
- Pin, Polo Universitario di Prato
- Accademia dei Georgofili
Oltre l’emergenza: una nuova strategia di comunicazione per l’Agenzia Regionale di Sanità (ARS) basata sul differenziamento dei pubblici
Un progetto per costruire una relazione nuova tra i dati raccolti e prodotti dal mondo scientifico e le decisioni prese dal mondo della politica
Il progetto mira ad analizzare e monitorare i flussi di comunicazione interni ed esterni all’Agenzia Regionale di Sanità (ARS) della Toscana per valorizzarne i punti di forza, intervenire sulle criticità e formalizzare un modello comunicativo/organizzativo immediatamente operativo, con particolare attenzione all’individuazione e all’implementazione di una strategia di differenziazione dei pubblici di riferimento.
Riprogettare la propria comunicazione (a partire dal sito web e dai canali social fino all’organizzazione di webinar di informazione e formazione) in base ai bisogni comunicativi dei pubblici di riferimento significa attivare processi continuativi di ascolto, di raccolta e di analisi dei feedback indispensabili per portare all’interno dell’organizzazione le reali domande di conoscenza di cui sono portatori gli stakeholder di ARS e incrociarle con il patrimonio di dati che l’Agenzia possiede, così da fornire le informazioni giuste ai soggetti giusti, nel momento giusto e con il giusto linguaggio.
La scrittura a mano: uno strumento di organizzazione del pensiero individuale e collettivo
Un progetto per individuare come la scrittura a mano possa trasformarsi in una risorsa per l’organizzazione del lavoro del singolo e dell’organizzazione per cui lavora
Il progetto di ricerca mira a studiare la relazione tra lo human touch e l’ideazione, la progettazione e lo sviluppo di nuove tecnologie nell’ambito del writing, attraverso la realizzazione di un corso di formazione consulenziale.
Quest’ultimo si inserisce in un filone di ricerca più ampio volto ad individuare delle strategie e delle pratiche che aiutino gli individui a prendere consapelovezza del proprio modo di pensare, progettare e organizzare la propria attività quotidiana. La scrittura a mano è uno strumento rappresentativo ed operativo delle capacità generative umane e può essere quindi una matrice per recuperare un ruolo attivo all’interno della società e sul lavoro.
La convinzione di partenza della ricerca, infatti, è che tornare a studiare il senso profondo dello scrivere “a mano” significa ridefinire il concetto stesso di scrittura digitale a partire dal nuovo rapporto che si sta instaurando tra artificiale e naturale.
Centro di Documentazione sulla Comunicazione Terra/Spazio. Comunicare la ricerca e l’esplorazione spaziale
Un progetto per comunicare efficacemente alla cittadinanza come la ricerca che viene svolta all’interno del settore spaziale presenti importanti impatti sulla nostra vita quotidiana in termini di benessere e di innovazione
Il progetto mira all’ideazione e alla costituzione di un Centro di Documentazione basato sulla ricerca e sull’analisi delle scoperte, degli impatti e dei benefici connessi all’esplorazione umana e robotica del cosmo e del modo secondo cui tali aspetti vengono comunicati alla cittadinanza.
Il Centro si caratterizza per il duplice obiettivo di comunicare l’esplorazione spaziale come strumento dal grande potenziale creativo-innovativo sia per spingere la conoscenza umana oltre i limiti materiali e immateriali della vita sul pianeta Terra, sia per ripensare il nostro rapporto con l’ambiente, i nostri modelli di pensiero e comportamento sotto tutti gli aspetti culturali, sociali, economici e politici in modo da attivare risposte a necessità concrete.
L’attività di documentazione e ricerca si basa quindi su un’impostazione operativo-progettuale che, sviluppandosi attraverso pratiche di community building, punta alla creazione di comunità di interessi condivisi con il fine ultimo di realizzare una forma inedita di cittadinanza planetaria.
Le origini del progetto scientia Atque usus
Il progetto scientia Atque usus raccoglie l’esperienza di 4 gruppi di ricerca fondati e diretti dal prof. Luca Toschi:
- il Centro Ricerche e Applicazioni dell’Informatica all’ Analisi dei Testi (CRAIAT)
- il Laboratorio di Strategie di Comunicazione
- il Communication Strategies Lab (CSL)
- il Center for Generative Communication (CfGC)
Nel 1992 nasce il Centro Ricerche e Applicazioni dell’Informatica all’Analisi dei Testi (CRAIAT), grazie ad un progetto sperimentale di editoria digitale sostenuto economicamente e con strutture proprie dalla Fondazione IBM-Italia e dell‘IBM-SEMEA.
Nel 2000 nasce, poi, il Laboratorio di Strategie di Comunicazione che, nel 2006, si trasforma nel Communication Strategies Lab (CSL), un gruppo di ricerca attivo nel Dipartimento di Scienze dell’Educazione e dei Processi Culturali e Formativi prima e, dal 2013, nel Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Firenze.
Nel dicembre 2016, infine, nasce il Center for Generative Communication (CfGC) che ha dato vita al progetto scientia Atque usus.
Since 1992




La timeline dei progetti
Strategia di comunicazione attraverso la riprogettazione del sito “Un Altro Modo”
Il CfGC ha sviluppato una strategia di comunicazione per quello di specificare, approfondire e rafforzare la relazione in essere tra il paradigma generativo della comunicazione e la sua applicazione a progetti economici/sociali/produttivi sul territorio, da un lato, e le tecniche di mediazione sviluppate e sperimentate in ambito giuridico, dall’altro. Data la natura della collaborazione in corso, il sito web di Un Altro Modo costituisce naturalmente uno dei principali ambienti di pubblicazione dei risultati della presente ricerca.
Comunicare il cancro. Un questionario sulla percezione dell’oncologia e del cancro
Nell’ambito della ricerca sulla relazione tra percezione della malattia e cattiva comunicazione che affligge in particolar modo il settore della comunicazione medica, il CfGC ha portato avanti un’indagine attraverso un questionario dedicato ai giornalisti che, in occasione del Cracking Cancer Forum, hanno partecipato al corso di formazione dal titolo "Comunicare l’oncologia: come cambiano cura, ricerca e informazione sul cancro".
Il questionario è stato funzionale a raccogliere elementi di conoscenza su che cosa significhi “comunicare il cancro”, partendo dall’ascolto di professionisti della comunicazione.
Who is afraid of childbirth? Uno studio sull’immaginario delle donne incinte
Lo scopo dell’indagine, sviluppata in collaborazione con il Dipartimento Materno Infantile dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi, è di ricostruire il livello di conoscenza e consapevolezza con cui le partorienti si approcciano a questa importante esperienza, nel contesto del rumore mediatico che ormai avvolge qualsiasi attività e che rende difficile orientarsi tra le tante informazioni disponibili.
L’innovazione che comunica. Una nuova strategia di community building per l’Europa
Analizzare l’impatto sociale e comunicativo delle misure agro-climatico-ambientali del PSR 2014-2020
Il CfGC ha ricevuto dalla Regione Toscana l’incarico di fare una valutazione dell’impatto delle misure agro-climatico-ambientali del PSR in Toscana. Scopo principale di tale intervento era quello di valutare lo stato dell’arte e le prospettive future delle politiche agro-climatiche messe in atto in Toscana nel contesto del PSR 2014-2020. Il lavoro è stato condotto, sotto la supervisione di Luca Toschi, in collaborazione con i professori Gianluca Brunori e Massimo Rovai dell’Università di Pisa.
Studio sui bisogni d’innovazione nel vivaismo
Il CfGC ha avviato un progetto di ricerca che intende analizzare, sia a livello nazionale che internazionale, il valore ‘comunicativo’ del vivaismo e le sue importanti ricadute sul territorio in ambito socio-economico. Per valore ‘comunicativo’ il CfGC intende il valore sociale ed economico delle attività vivaistiche e la loro capacità di creare comunità, secondo una prospettiva che pone al centro lo sviluppo sostenibile: il vivaismo come driver d’innovazione
Sii-Mobility
Il CfGC ha preso parte al progetto Sii-Mobility (Supporto all’interoperabilità integrata per i servizi ai cittadini e alla pubblica amministrazione), coordinato dal professor Paolo Nesi e finanziato dal MIUR in quanto vincitore del bando “Smart Cities and Communities and Social Innovation”. Nello specifico il CfGC è stato coinvolto in tutti gli aspetti relativi alle relazioni tra soluzioni tecnologiche e cittadini/utenti, quali usabilità, percezione dei servizi e aspettative sullo sviluppo del sistema di mobilità e, attraverso il suo utilizzo, del territorio.
Ateneo sostenibile
Il Center for Generative Communication ha partecipato alla creazione del gruppo di lavoro, occupandosi di tutti gli aspetti relativi alla comunicazione, alla formazione e al community building.
Ha inoltre lavorato a ricerche inerenti alle strategie e gli strumenti per innescare comportamenti virtuosi e buone pratiche virali di sostenibilità da parte dell’intera comunità universitaria (studenti, professori, dipendenti, stakeholder).
Perché i bisogni diventino risorse. Vision e comunicazione organizzativa nell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo
Il Communication Strategies Lab ha avviato un progetto per definire un modello organizzativo della comunicazione a misura di AICS, in grado di sostenere e rafforzare l’operato dell’Agenzia e dei singoli Uffici che la compongono, sia per quanto riguarda la comunicazione interna (all’interno dei singoli uffici così come nel rapporto tra loro) che la comunicazione esterna (rafforzando l’identità comunicativa dell’Agenzia nel contesto nazionale – stakeholder e opinione pubblica - internazionale – paesi partner e altri player).
Buone pratiche di Job Placement
Il CfGC ha avviato un progetto per individuare, raccogliere e analizzare tutti i punti di forza e le buone pratiche dell’organizzazione del Job Placement, partendo dall’ascolto di coloro che, in diversi modi e con diversi ruoli, hanno contribuito allo sviluppo dei servizi e delle attività che contraddistinguono questo importante settore di intervento che vuole facilitare l’inserimento dei giovani studenti nel mondo del lavoro.
L’agricoltura scomunicata
Il CSL ha organizzato una giornata di studio dal titolo “L'agricoltura scomunicata. Informazione, comunicazione e media in agricoltura” con il patrocinio dell’Ordine dei giornalisti e dell’Ordine dei dottori agronomi e forestali. L’iniziativa aveva l’obiettivo di accrescere e stimolare il dibattito sull’informazione e sulla comunicazione riguardante il mondo dell’agricoltura.
Pedoni e ciclisti digitali. Smartphone e nuove modalità di fruizione dello spazio urbano nella Città Metropolitana di Firenze
Riprogettazione della comunicazione di ICEA
Il CSL ha sviluppato un progetto per realizzare la nuova comunicazione di ICEA, l’Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale attivo soprattutto nell’ambito dell’agricoltura biologica. L’intervento è stato realizzato correggendo quella che il CSL riscontra essere la causa principale delle problematiche oggi più difficili da risolvere nel campo della comunicazione: e cioè l’attuale separazione, l’“assenza di comunicazione”, in moltissime aziende, imprese e istituzioni, fra la comunicazione esterna (comunicazione istituzionale e comunicazione per il Marketing) e la comunicazione interna che regola i processi produttivi e gestionali.
La comunicazione generativa per il PSR 2014-2020 della Regione Toscana
Il CSL ha affiancato l'Assessorato all'agricoltura della Regione Toscana nella definizione di una strategia di comunicazione del PSR 2014-2020 attraverso la progettazione e l'implementazione di un ambiente di comunicazione generativa messo a disposizione di tutti i soggetti coinvolti. Nello specifico il progetto ha previsto la progettazione e sviluppo di una comunicazione interna che, tramite il sito web del Programma di Sviluppo Rurale, fosse in grado di fornire le informazioni ai soggetti interessati e rispondere alle domande specifiche.
Il punto vendita di vicinato di Unicoop Firenze
Il CSL ha realizzato un progetto per monitorare e analizzare il percorso progettuale che ha portato alla ridefinizione del nuovo layout di punto vendita per i negozi di vicinato di Unicoop Firenze, valutandone i risultati in relazione alla percezione da parte dei soci. Per la cooperativa la dimensione locale e il rapporto quotidiano con il cliente sono particolarmente rilevanti nell’ottica di creare una forte sinergia tra il socio e la cooperativa. Il progetto, quindi, prosegue gli obiettivi di analisi, progettazione e sviluppo di una comunicazione in grado di valorizzare la dimensione simbolica/valoriale e commerciale della cooperativa, portati avanti dal progetto di Analisi della comunicazione di Unicoop Firenze, declinandoli in termini spaziali.
Ridefinizione dell’identità mediale di Unicoop Firenze
Il CSL ha sviluppato per Unicoop Firenze un'analisi dell'identità mediale della cooperativa. Di fronte a questo studio, il CSL ha delineato una strategia di comunicazione finalizzata al miglioramento del rapporto fra mission identitaria, gestione della comunicazione e core business dell'impresa mostrando operativamente in quale direzione potrebbe essere trasformata la comunicazione secondo una visione di condivisione fondata proprio sui valori della cooperazione.
About pharma
Il premio AboutPharma Digital Awards, promosso dalla rivista Aboutpharma (ideato nel 2012 da Luca Toschi), ha come obiettivo l’individuazione di progetti innovativi che abbiano la capacità di incidere profondamente sulla qualità della vita dei pazienti, sulla pratica quotidiana di tutti i professionisti della salute e sulle decisioni strategiche dei responsabili della programmazione sanitaria. Il premio, attribuito ogni anno ai migliori progetti di comunicazione digitale di aziende farmaceutiche, produttori di dispositivi medici, istituzioni del Sistema Sanitario, Università e Centri di ricerca, costituisce un osservatorio privilegiato per monitorare come i player del settore - dalle grandi aziende alle start-up - promuovono l’innovazione e per cogliere in che direzione stiano andando i processi d’automazione nell’area della Healthcare. In particolare il premio si è sempre più orientato a dare il suo massimo riconoscimento a quelle realtà tecnologiche che puntano sul favorire il nascere di comunità forti coinvolgendo gli esperti della salute, i pazienti e le loro famiglie.
San Casciano Smart Place
In occasione delle celebrazioni per il Cinquecentenario dalla scrittura de Il Principe di Niccolò Machiavelli (1513-2013), il CSL ha ideato, progettato e realizzato il progetto San Casciano Smart Place, una complessa operazione di promozione e marketing del territorio attenta a fare emergere quelle conoscenze e quei valori quasi del tutto sopiti e dimenticati che caratterizzano il patrimonio storico-culturale e l'identità del comune di San Casciano e più in generale della valle del Chianti.
Il sito web del Museo di Storia Naturale
Il CSL ha realizzato un progetto di recupero e valorizzazione del patrimonio storico-culturale contenuto all’interno del Museo di Storia Naturale (MSN) dell’Università di Firenze, attraverso la realizzazione della sceneggiatura del nuovo website del museo. L’obiettivo ultimo era quello di creare un forte collegamento tra le risorse del MSN e i territori da cui sono state prelevate e che, nonostante la distanza, continuano a identificare e caratterizzare.
Monitoraggio dell’uso dei dispositivi mobile
Il CSL ha realizzato un progetto attento ad indagare il modo in cui i giovani si relazionano all’uso degli smartphone, intesi sia come uno strumento di socializzazione che di innegabile educazione. La ricerca ha mostrato la debolezza linguistica dei giovani nell’uso ‘creativo’ del linguaggio multimediale e il rapporto esistente tra spazi reali e spazi digitali. Non meno importante è stato verificare come i giovani trascurino qualsiasi ricerca circa l’autorevolezza e l’affidabilità della fonte relativa alle informazioni che ricevono o che ricercano.
Memorie Cooperative
Il CSL ha partecipato nel 2011 alla nascita della Fondazione Memorie Cooperative legata all'Archivio Storico di Unicoop Tirreno. Tale iniziativa aveva lo scopo di promuovere la conservazione e la valorizzazione del patrimonio documentale, archivistico, fotografico, mediatico, culturale e storico del movimento cooperativo.
Santa Croce Comunica
Il CSL ha realizzato un progetto per analizzare come i flussi turistici percepissero la basilica di Santa Croce. Alla base del progetto sta l’idea che la fruizione di un monumento simile non rappresenta un momento isolato dal resto del percorso turistico. La visita alla basilica, infatti, è influenzata da tutto ciò che i turisti hanno osservato, ascoltato, mangiato, acquistato prima di entrare nella basilica e, al tempo stesso, influenza ciò che osserveranno, ascolteranno, mangeranno e acquisteranno successivamente, una volta usciti da Santa Croce.
Careggi comunica
Il CSL ha lavorato con l’AOU Careggi con l’obiettivo di studiare l’efficacia comunicativa del sistema Careggi nei confronti degli stakeholder esterni (dai pazienti e le loro famiglie a tutte quelle realtà del mondo sanitario e non), per migliorarlo e renderlo più efficiente. Il progetto si è sviluppato affiancando tutti gli operatori (dal CDA agli amministrativi, dal personale paramedico e medico - universitario e non - fino alle società addette alle pulizie) avendo come obiettivo finale la riprogettazione del sito web dell’Azienda.
Atlante geografico della letteratura italiana (1789-1918)
Il CRAIAT ha realizzato l’ipertesto “Atlante geografico della letteratura italiana”, precursore delle enciclopedie digitali, aveva come obiettivo quello di connettere gli autori e i luoghi in cui hanno vissuto attraverso una differente prospettiva della loro vita e delle opere presentate. La “mappa” della creatività e dell’espressività che l’Atlante geografico della letteratura italiana va a creare, costituisce un territorio digitale strettamente intrecciato a quello reale: si attiva una relazione nuova tra i luoghi della scrittura, la vita degli autori e le loro opere. L’Atlante ha avuto come merito quello di mettere in relazione il bene materiale - il territorio, le città, le opere d’arte che hanno ispirato gli autori -, con quello immateriale - composto dalla vita degli scrittori e dalle loro opere.
Viaggio nella prevenzione
Il CRAIAT ha realizzato una campagna di comunicazione attenta a mettere in evidenza i rischi corsi dai tanti giovani che avevano sviluppato, o che stavano sviluppando, una dipendenza dal fumo e una cattiva educazione alimentare. L’obiettivo principale del progetto era infatti quello di aiutarli a riflettere, anche attraverso l’utilizzo dei nuovi linguaggi digitali, sul fatto che parlare di salute significa valorizzare un modello che riconosce nell’interazione tra l’individuo e il suo ambiente un aspetto centrale nella definizione del benessere e della qualità della vita delle persone.
Gli ipertesti su Verga e Pirandello: sperimentazioni sul modello enciclopedico
Il CRAIAT ha avviato una collaborazione con il gruppo di ricerca dell’azienda informatica Bassilichi. Da tale collaborazione sono nate le due sperimentazioni sugli ipertesti letterari “Effetti di un sogno interrotto. Pirandello e un film da fare” e “Letteratura e mercato: la scoperta dell’immagine. Verga” entrambi editi nel 1997 dalla Marsilio editore. Tramite questi ipertesti, precorritori dello sviluppo del testo digitale e multimediale, emerge un nuovo concetto di autorialità. Oltre allo scrittore dell’opera letteraria, assumono componenti autoriali anche il lettore finale e l’autore dell’ipertesto.
L’ipertesto d’autore: la famiglia dell’antiquario di Carlo Goldoni
Il CRAIAT ha avviato un progetto per pubblicare uno studio critico-filologico della Famiglia dell’antiquario di Carlo Goldoni in versione ipertestuale. La “traduzione” dell’opera in forma ipertestuale ha permesso di ripensare il contributo autoriale (da cui il titolo “ipertesto d’autore”), da parte dello studioso che compone l’ipertesto e nello stesso tempo da parte dell’utente che lo consulta attivando diverse piste di lettura.
50 anni Coop Toscana-Lazio
Il CRAIAT ha realizzato il testo digitale “50 anni – Coop Toscana Lazio” in collaborazione con Coop Toscana Lazio, un prodotto attento a valorizzare lo studio della cultura cooperativa. L’obiettivo di tale iniziativa era quello di permettere, attraverso un supporto multimediale, la consultazione della storia della cooperativa, ponendo particolare attenzione al ruolo centrale giocato dai soci nelle decisioni che riguardavano l’intera cooperativa.
Manzoni Multimedia
Attraverso la raccolta, l’analisi e la trascrizione dei manoscritti in cui Manzoni ha progettato l’edizione “quarantana”, il CRAIAT ha realizzato un ipertesto che ripercorre le tappe di quella che si configura come una vera e propria sceneggiatura di un oggetto multimediale contemporaneo. Oltre all’ipertesto, è stato realizzato anche un prototipo filmico per la realizzazione di un prodotto che avesse la capacità di raccontare I promessi sposi individuando le chiavi di raccordo tra testo alfabetico e illustrazioni.